Il Tempio della Concordia
Si tratta di una tra le più significative espressioni dell'architettura punto di riferimento nel panorama della Valle, fu edificato nel V secolo a.C. e presenta 6 colonne sulle due facciate e 13 sui lati lunghi.
Il suo nome deriva da un'iscrizione latina di età imperiale ritrovata nei pressi del tempio. In essa veniva ricordata la ritrovata concordia dopo una nota discordia del popolo akragantino che tuttavia non sembra aver alcun nesso con il tempio stesso. Nel VI secolo il vescovo agrigentino Gregorio trasformò questo tempio a chiesa di culto cristiano, salvando così dall'abbandono e dalla distruzione e consentendo che giungesse a noi sostanzialmente intatto nella struttura.
Benché ad una osservazione richiami il Partenone di Atene, ne differisce però per il numero delle colonne, per il materiale di costruzione, per il minore sfarzo, per le dimensioni.